La strada verso l'elettrificazione è lastricata di domande. Quale chimica delle batterie si adatta alle esigenze operative? Dove verrà installata l'infrastruttura di ricarica? E, cosa forse più critica, quali fattori di progettazione potrebbero essere stati trascurati?
Tra queste sfide, una si rivela particolarmente sottile: l'interferenza elettromagnetica (EMI).
A differenza di un guasto meccanico, l'EMI è invisibile. Tuttavia, è altrettanto in grado di minare l'integrità del sistema, emettendo frequenze che rischiano di interrompere le operazioni e le comunicazioni dei componenti critici. I caricabatterie di bordo sono particolarmente a rischio, poiché funzionano ad alte frequenze e in prossimità di sistemi sensibili.
Per garantire la sicurezza e la conformità alle normative, gli OEM devono conoscere la natura di questa minaccia invisibile e adottare misure proattive per sviluppare sistemi sicuri ed elettromagneticamente compatibili.
Anche se spesso vengono discussi nello stesso contesto, i termini EMI ed EMC rappresentano due categorie opposte di elettromagnetismo:
In parole povere, l'EMI è il problema; l'EMC è l'approccio ingegneristico per risolvere il problema. E poiché l'EMI agisce in entrambi i sensi, per raggiungere la piena compatibilità elettromagnetica è necessario progettare un caricabatterie di bordo che limiti le emissioni e sia al tempo stesso protetto dall'EMI esterna.
Il pericolo maggiore delle EMI risiede forse nella loro natura "silenziosa". Mentre i danni diretti ai componenti sono raramente un problema, la corruzione e i guasti del sistema lo sono certamente. Ciò include
Soprattutto, è quasi impossibile risalire alla fonte di questi disturbi. Sebbene le EMI possano causare questi e altri malfunzionamenti, i "sintomi" imitano quelli dei danni ai componenti, degli errori di sistema e di altri guasti generali.
In altre parole, senza le giuste protezioni, le EMI possono sabotare le operazioni senza che gli OEM o gli operatori se ne accorgano.
I caricabatterie di bordo agiscono come alimentatori a commutazione, producendo intrinsecamente EMI come parte del loro normale funzionamento. Alcuni aspetti del circuito del caricabatterie responsabili delle emissioni EMI sono:
Sebbene i vantaggi dei caricabatterie di bordo siano quasi certamente superiori a queste sfide, essi richiedono comunque un attento controllo, soprattutto quando gli OEM cercano di rifornirsi da fornitori esterni.
Fortunatamente, gli OEM e i progettisti di macchine armati di strategie di progettazione intenzionali possono combattere la minaccia delle EMI. Le strategie principali sono tre: Sopprimere, filtrare e schermare.
Per dimostrare che i sistemi di ricarica sono stati progettati secondo le migliori pratiche di mitigazione delle emissioni EMI, esistono determinate procedure di test e certificazioni.
Le principali normative includono:
Questi standard forniscono un marchio di autenticità contro la minaccia altrimenti invisibile delle EMI.
Tuttavia, come già sottolineato in precedenza, la soluzione ideale è quella di procurarsi componenti di serie progettati tenendo conto dei rigorosi principi EMC fin dall'inizio.
Per aiutare gli OEM ad accelerare i progetti di elettrificazione e il time-to-market, il caricabatterie ad alta frequenza CT3.3 di ZIVAN è stato progettato tenendo conto dei principi EMC. Ogni unità è conforme agli standard globali per le emissioni EMI, comprese le normative UNECE R10 e FCC, per una pronta implementazione in tutte le regioni.
Progettato per i rigori delle applicazioni industriali, il CT3.3 è inoltre dotato di:
L'EMC è un elemento essenziale per un'elettrificazione sicura e scalabile. Questo pericolo, sebbene invisibile, è molto reale e può causare guasti sul campo che ricadono sull'OEM. Investendo in una progettazione attenta alle EMI fin dalle prime fasi, gli OEM riducono il rischio di sviluppo, migliorano l'affidabilità dei prodotti e rispettano le normative regionali.
Per ottenere questi vantaggi è necessaria la giusta soluzione di ricarica e il CT3.3 di ZIVAN rappresenta la scelta ideale.
Grazie a un design incentrato sulla compatibilità elettromagnetica e a pacchetti di componenti convalidati e conformi, il CT3.3 consente agli OEM di sfruttare appieno i vantaggi dell'elettrificazione, senza gli effetti collaterali dell'elettromagnetismo.
Siete pronti a scoprire come il CT3.3 può potenziare il vostro prossimo progetto di elettrificazione?
Contattate oggi stesso un esperto ZIVAN.
Media Contact
Violetta Fulchiati | Marketing & Communication Specialist
Telefono: +39 0522 960593
E-mail: marketing@zivan.it